Ken Scott fu uno straordinario anticipatore di tendenze e di pensiero estetico che nella pratica si è tradotto in un vero e proprio primato. Una tra le più emblematiche fu l’apertura a Milano del primo ristorante griffato. Siamo nel 1969, l’insegna è “EATS & DRINKS” e spesso Ken Scott si mette personalmente ai fornelli.
A cinquant’anni da quell’evento, il genio anticipatore di Ken Scott rivive in una mostra che ha il sapore dell’inedito e il gusto dell’inaspettato e che vuole rimarcare e far rivivere quello stile considerato ‘scomodo’ dopo gli anni ‘70, senza trovare la più piena affermazione nei decenni successivi, anche se il suo nome resta indelebile.
A Bellano si svela un inedito. E’ sorprendente ritrovare la tavola apparecchiata creata da Ken Scott e le tempere originali dell’imprevedibile “menu” di quindici pizze dipinte dal maestro americano per dei moduli decorativi che nessuno ha mai editato o pubblicato. Un vero e proprio monumento all’eleganza del palato, dove anche la pizza diventa inconfondibile icona dei consumi.
Se la “Campbell Soup” dipinta da Andy Warhol e la “Coca-Cola” di Mario Schifano furono gli emblemi riconosciuti della pop art, le “PIZZE” di Ken Scott potrebbero essere considerate, senza forzature, l’elemento mancante per completare una triade dell’autenticità pop.
La mostra di Bellano curata da Velasco Vitali e organizzata da Archivivitali nello spazio Il Circolo invita lo spettatore alla scoperta (ri-scoperta), solo apparentemente scontata, e alla rilettura del percorso di un maestro al quale non è ancora stato restituito il riconoscimento di primogenitura.
L’intuizione fu davvero folgorante e dimostra, come avrebbe affermato Buzzati, che Ken Scott nel 1970 è stato in grado di “aristocratizzare… anche la Pizza”.
La mostra è organizzata in collaborazione con il Comune di Bellano, Big Ciaccio Arte, Fondazione Ken Scott, La Pila, Mantero Seta, con il sostegno di Torneria Automatica Alfredo Colombo.